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CROCIERA SAFARI ISOLE BROTHER'S

Siamo nel Sud dell'Egitto, in quella zona del Mar Rosso ancora incontaminata ma dominata costantemente dai forti venti di N/O, è l'11 Aprile, partenza da Hurgada direzione Isole Brother's con ritorno a Marsa Alam. Rotta studiata per ridurre lo stress da mare mosso, di fatto avremo sempre il mare al mascone di poppa.

Scordiamoci la vacanza tutta sole e relax, qui trovare un ridosso tranquillo per ormeggiare è già una conquista. la nostra barca si chiama Apollo Star, è organizzata da Marco Biraghi, ed è la classica barca safari egiziana. A bordo non manca nulla, siamo abituati al mare e sappiamo cogliere l'essenzialità delle cose, "quello che non c'è non si rompe...".

Dopo poche ore di navigazione ci scrolliamo di dosso quell'aria da bambacioni tipica della gente di città, qui si balla e noi balliamo, ognuno si difende dal mal di mare "cinetosi" come può, ma nessuno si lamenta, questo è mare vero ed avventura. 

La notte siamo circondati dai Longimani, che non sono beduini con le mani lunghe, bensì squali,  di un paio di metri,  molto curiosi ed affamati. Ci immergiamo, di giorno, e facciamo subito le dovute presentazioni, "piacere io sono Vincenzo, vorrei scattarti un paio di foto...ma che cazz...no la pinna no...vabbè un'altra volta...". Il Longi fa schizzare un pò di adrenalina tanto che l'acqua intorbidisce e tutti su per la scaletta, svelti ad asciugarsi, ed accolti dall'equipaggio con thè caldo e gli immancabili biscottini. Si respira aria di Isola selvaggia, con mare extravergine, ogni tuffo un'avventura, squali grigi, un martello, e un reef ricchissimo di colori. Ci lasciamo tutto alle spalle diretti ad Elphinstone reef. La porta del bagno sbatte forte sul letto, basta metterci un asciugamano senza stare troppo a frignare e il problema è risolto, non funziona per molto ed allora la lego con la cintura e questa volta il problema è risolto per sempre, possiamo riposare cullati dalle onde.

Finalmente siamo sotto la punta sud di Elphinstone, un bel pianoro ad una ventina di metri prima della caduta nel blu, inquadro una gorgonia e scatto una foto, alzo lo sguardo ed un disco volante proveniente dal fondo passa sopra di noi, volteggia, gira e fa un loop completo, caspita che manta!!! Tutti impazziscono, è veramente un bello spettacolo quello che la natura ci sta offrendo.

Il viaggio volge al termine, ultima immersioni a Marsa Shoona,  una baia sfigata dove dicono nuoti il Dugongo. Siamo già così appagati che decidiamo di spararci i 200 bar tutti a 6 metri alla ricerca del Dugo. Dall'alto della barca guardo tutta la baia e non vedo alcun Dugongo  respirare in superficie, quindi ho poche aspettative, ci buttiamo in ordine sparso e andiamo a pascolare. Scoppriamo tracce di presunti dugonghi ma non vediamo nulla, dopo un'ora di immersione torniamo sotto la barca, dove la cosa più bella che può capitare ad un subacqueo ma anche ad un tennista o motociclista si materializza come d'incanto. Due delfini iniziano a giocare con noi, si avvicinano, ci sfiorano, fanno piroette e capriole, si allontanano e poi ritornano, per un tempo che diventa infinito, ancora oggi li sento che  mi girano intorno e se chiudo gli occhi li vedo ancora giocare.

Anche questa volta torniamo a casa con un bel bottino di avventure, siamo tutti soddisfatti, tutti abbiamo trovato quello che in fondo stavamo cercando.

Port Ghalib 2015.

 

 

 

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